Non dimenticare la storia


Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen;

ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie die Juden holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Jude.
Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestierte.


Quando i nazisti vennero per i comunisti, io restai in silenzio;
non ero comunista.
Quando rinchiusero i socialdemocratici, rimasi in silenzio;
non ero un socialdemocratico.
Quando vennero per i sindacalisti, io non feci sentire la mia voce;
non ero un sindacalista.
Quando vennero per gli ebrei, non protestai;
non ero un ebreo.
Quando vennero per me, non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.

(Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller; Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984)



S-21 - Nella prigione di Pol Pot

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S-21; un romanzo storico, una narrazione viva e potente che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime degli Khmer Rossi, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa

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FESTIVAL FRANCESCANO 2014 - Rimini, piazza Tre Martiri,SABATO 27 SETTEMBRE - ORE 15.00 Presentazione del libro Il Custode di Terra Santa

INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire

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La Disinformazione: Berlusconi, i tedeschi, la Shoà ed i kapò

Il discorso di Berlusconi del 26 aprile ha, giustamente, scatenato polemiche per la frase secondo cui tutti i tedeschi neghino l'esistenza dei campi di concentramento e di sterminio nazisti. E' vero, per la verità, il contrario: quasi tutti i tedeschi, durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, sapevano dell'esistenza dei lager. Innumerevoli testimonianze, sia di sopravvissuti alla Shoa, sia degli stessi civili tedeschi confermano che la maggioranza della popolazione era a conoscenza di ciò che si stava compiendo ai danni di intere popolazioni, classi sociali e comunità religiose. Quasi nessuno (per la verità nessuno a quanto ho sentito e letto), ha però colto l'ignoranza storica del Berlusca quando ha iniziato a parlare della serie di telefilm "Gli eroi di Hogan". L'ex cavaliere, ex presidente, ex premier ha dato prova della sua ennesima mancanza di cognizione sull'argomento Shoa prima confondendo un campo di prigionia con un campo di concentramento, poi volendo identificare il "capo di un campo di concentramento" con il Kapò. Due figure, per chi conosce, anche superficialmente, la storia della Shoa e la gerarchia stabilita dai nazisti all'interno dei campi, ben distinte tra loro. Il capo di un campo di prigionia (tra l'altro il sergente Schultz a cui si riferiva Berlusconi non era il capo del campo di prigionia, ma un ufficiale di grado inferiore) aveva diritto di vita e di morte su tutti, compresi i Kapò, che erano loro stessi dei detenuti, sebbene capaci di crudeltà ed efferatezze inumane.


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