Non dimenticare la storia


Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen;

ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie die Juden holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Jude.
Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestierte.


Quando i nazisti vennero per i comunisti, io restai in silenzio;
non ero comunista.
Quando rinchiusero i socialdemocratici, rimasi in silenzio;
non ero un socialdemocratico.
Quando vennero per i sindacalisti, io non feci sentire la mia voce;
non ero un sindacalista.
Quando vennero per gli ebrei, non protestai;
non ero un ebreo.
Quando vennero per me, non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.

(Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller; Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984)



S-21 - Nella prigione di Pol Pot

S-21 - Nella prigione di Pol Pot
S-21; un romanzo storico, una narrazione viva e potente che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime degli Khmer Rossi, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa
FESTIVAL FRANCESCANO 2014 - Rimini, piazza Tre Martiri,SABATO 27 SETTEMBRE - ORE 15.00 Presentazione del libro Il Custode di Terra Santa

INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire

INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire
Per ordinarne una copia: 3394551575 oppure yasuko@alice.it
© COPYRIGHT Piergiorgio Pescali - E' vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso dell'autore

Aung San Suu Kyi (Novembre 2010)


Aung San Suu Kyi aveva solo due anni quando nel 1947, suo padre, il generale Aung San, venne assassinato su ordine di un politico di estrema destra. Pochi mesi dopo, nel gennaio 1948, la bandiera britannica veniva ammainata per issare quella della Birmania indipendente. Fino al 1989 la vita di Aung San Suu Kyi si e' dipanata sempre all'estero: college in India, universita' ad Oxford dove conobbe Michael Aris, suo futuro marito, morto nel 1999. Cattiva scrittrice, ma buona oratrice, Suu Kyi riusci' ad ottenere un posto di insegnante ad Oxford solo grazie all'intercessione del marito. La commissione esaminatrice, infatti, la boccio' due volte prima di ammetterla all'insegnamento di storia birmana. Di politica non si interesso' quasi mai, tanto che nel 1985 pubblico' un brutto libro a sfondo turistico dal titolo inequivocabile: Let's go to Burma. La svolta si ebbe nel 1988, quando al capezzale di sua madre a Rangoon, assistette ai sanguinosi scontri studenteschi. Fu allora che la sua eredita' spirituale prevalse anche sugli interessi famigliari. Si mise a capo del nascente movimento democratico rifiutando di collaborare con la giunta militare, che la mise agli arresti domiciliari. Le elezioni del 1990 che videro il trionfo della Lega Nazionale per la Democrazia, vennero annullate dalla giunta al potere portando il "caso Birmania" all'attenzione internazionale e garantendo il Nobel per la Pace a Aung San Suu Kyi nel 1991. Da allora la Lady birmana e' divenuta un'icona internazionale verso cui guardano i movimenti democratici di tutto il mondo. Tra il 1989 e il 2010 ha passato un totale di 15 anni agli arresti. Nel 2002 e 2003, tra la Signora e il generale Khin Nyunt ci furono colloqui che, a detta stessa della leader democratica, potevano portare "ad una nuova alba per la nazione". Il dialogo venne pero' improvvisamente interrotto a causa dell'intransigenza di Aung San Suu Kyi, stando quando detto da alcuni stessi collaboratori in seguito espulsi dal partito. Nel 2003 un attacco alla sua persona, sembra orchestrato ad arte da Than Shwe, ha dato il motivo del suo ultimo arresto e, in seguito dello stesso Khin Nyunt. La nuova alba prevista da Aung San Suu Kyi si e' trasformata in un incubo.
Copyright ©Piergiorgio Pescali

Nessun commento: