Non dimenticare la storia


Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen;

ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie die Juden holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Jude.
Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestierte.


Quando i nazisti vennero per i comunisti, io restai in silenzio;
non ero comunista.
Quando rinchiusero i socialdemocratici, rimasi in silenzio;
non ero un socialdemocratico.
Quando vennero per i sindacalisti, io non feci sentire la mia voce;
non ero un sindacalista.
Quando vennero per gli ebrei, non protestai;
non ero un ebreo.
Quando vennero per me, non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.

(Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller; Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984)



S-21 - Nella prigione di Pol Pot

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S-21; un romanzo storico, una narrazione viva e potente che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime degli Khmer Rossi, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa

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FESTIVAL FRANCESCANO 2014 - Rimini, piazza Tre Martiri,SABATO 27 SETTEMBRE - ORE 15.00 Presentazione del libro Il Custode di Terra Santa

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Corea del Nord: l'esercito ago della bilancia


Con circa 1,1 milioni di effettivi, la Corea del Nord ha, formalmente, il quinto esercito più numeroso al mondo; ma il numero di soldati non è necessariamente direttamente proporzionale alla potenza militare. Le forze armate della Corea del Sud contano circa la metà dei militari rispetto al nord, ma dispongono di un equipaggiamento tecnico e un addestramento fisico decisamente superiore. Inoltre sul territorio sudcoreano stazionano 28.500 militari statunitensi che dispongono di arsenale nucleare. Da sempre, però, l’Esercito Popolare Coreano è l’organizzazione più importante della nazione. Fondato da Kim Il Sung durante la guerra anticoloniale, l’apparato militare è oggi anche (e soprattutto) una potenza economica. Suo il controllo della quasi totalità delle miniere carbonifere, la principale voce di export del paese, così come sue sono la Korea Mining Development Trading Corp., la Korea Ryongbong General Corp. e la Tanchon Commercial Bank. Avere un membro della famiglia nell’esercito, oltre che dare prestigio al nome, è una garanzia di sopravvivenza. Spesso le famiglie dei militari hanno diritto ai posti migliori nelle scuole, nei servizi pubblici e negli ospedali. I grandi nomi della politica nordcoreana escono quasi sempre dai ranghi dell’esercito, meglio se tra il loro albero genealogico figura qualche membro della guerriglia antigiapponese e della guerra di Corea. Choe Yong Rim, primo ministro della Corea del Nord, O il Ching, direttore del Dipartimento Affari Militari del Partito dei Lavoratori, Kim Yong Chun, uno dei vicepresidenti della potentissima Commissione Nazionale di Difesa e Ministro delle Forze Armate sotto Kim Jong Il, O Kuk Ryol, vicepresidente della Commissione Nazionale di Difesa ed ex Capo di Stato maggiore, hanno tutti parentele con commilitoni di Kim Il Sung.

Durante la leadership di Kim Jong Il, il potere dei militari si è fatto più incisivo e il Caro Leader ha diradato nel corso degli anni i riferimenti all’idea del Juche coniata da suo padre, proponendo al suo posto lo slogan del Seongun Jeongchi, prima i militari. Non è stato certamente un caso che il primo passo per ufficializzare la successore di Kim Jong Un, sia stata la promozione a daejang, generale a 4 stelle, avvenuta nel settembre 2010. Le mostrine guadagnate per meriti “famigliari”, però, non sarebbero certamente bastate al nuovo generale per guadagnarsi il rispetto dei più vecchi ufficiali. Ecco allora l’attacco all’isola sudcoreana di Yeonpyeong, bombardata dall’artiglieria nordcoreana il 23 novembre, appena due mesi dopo la promozione di Kim Jong Un. Coincidenza? In politica non esistono coincidenze e il confronto militare sarebbe stata una dimostrazione di forza del futuro leader nordcoreano verso i suoi potenziali nemici all’interno dell’esercito. La Seongun Jeongchi si è poi rafforzata proprio in occasione dei funerali di Kim Jong Il, quando il tutore di Kim Hong Un, Jang Song Taek, è stato mostrato per la prima volta dalla TV nordcoreana in alta uniforme. Una rassicurazione a tutti i vertici militari che la loro supremazia non verrà messa in discussione.


© Piergiorgio Pescali

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