© Piergiorgio Pescali
S-21 - Nella prigione di Pol Pot
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Scandinavia: la nuova destra
I paesi scandinavi sono famosi per il loro sistema sociale, capillare, funzionale e protettivo nei confronti della famiglia. Ciò, però, che non affiora dalle cronache, è che sta emergendo con forza una miriade di movimenti ultraconservatori che, spesso, sfociano in aperte rivendicazioni neonaziste. L’attacco di Breivik a Utoya ha aperto questo vaso di Pandora. Conscio del pericolo già in tempi non sospetti, è stato Stieg Larsson, lo scrittore di tendenze trotskiste, famoso in Italia per la trilogia Millennium. Morto nel 2004, Larsson ha creato Expo, l’associazione che monitora e analizza l’estremismo di destra nei quattro paesi della Scandinavia. A condurla oggi c’è Daniel Poohl, che si mostra preoccupato per il successo che stanno avendo le idee razziste e neonaziste tra i giovani. «I movimenti più organizzati sono localizzati in Svezia e in Danimarca, ma stiamo registrando un aumento dei consensi anche in Finlandia e, cosa assolutamente nuova, in Norvegia.» Tra i movimenti più attivi c’è il Movimento Nazionalsocialista Danese, gli svedesi Fronte Nazionalsocialista, il Movimento di Resistenza Svedese, La Resistenza Ariana, il Reich Front, la Fratellanza Ariana. In maggio, in Finlandia è stato fondato ufficialmente il partito Nazionalsocialista, che presenta la svastica come proprio simbolo, mentre in Svezia, dove periodicamente vi sono raduni di neonazisti scandinavi, secondo Expo vi sarebbero un migliaio di attivisti e circa 10.000 simpatizzanti. In Norvegia il movimento di punta dell’estrema destra extraparlamentare è il Zorn 88, dove 8 sta per l’ottava lettera dell’alfabeto (“H”) e 88 indica le iniziali del saluto nazista Heil Hitler. Zorn 88 è stato fondato nel 1988 da Erik Rune Hanse (morto nel 2004) ed è politicamente attivo sotto l’ombrello del Movimento Nazionalsocialista Norvegese. Tutti i gruppi ultraconservatori sono federati nell’organizzazione transnazionale Blood and Honour. Le idee che accomunano il variegato mondo neonazista scandinavo riguardano la supremazia bianca, la forte opposizione alla globalizzazione, un macronazionalismo paneuropeo, l’acceso accento antisemita della loro propaganda e una religione neopagana e teosofica che critica apertamente il cristianesimo. Accanto all’attivismo politico c’è anche un impegno sociale che spazia dalla musica al volontariato a favore delle classi più deboli colpite dalla crisi economica. I siti ufficiali dei movimenti neonazisti sono stati tutti oscurati, ma le idee, le discussioni circolano ampiamente nei siti “mirror” di internet o nei numerosi blog: dai document.no e Fjordman divenuti famosi perché considerati fonti di ispirazione ideologica per Anders Breivik, ai più noti Gates of Vienna, Atlas Shrugs, Jihad Watch.
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