Aung San Suu Kyi aveva solo due anni quando nel 1947, suo padre,
il generale Aung San, venne assassinato su ordine di un politico di estrema
destra. Pochi mesi dopo, nel gennaio 1948, la bandiera britannica
veniva ammainata per issare quella della Birmania indipendente. Fino
al 1989 la vita di Aung San Suu Kyi si e' dipanata sempre all'estero:
college in India, universita' ad Oxford dove conobbe Michael Aris, suo
futuro marito, morto nel 1999. Cattiva scrittrice, ma buona oratrice, Suu
Kyi riusci' ad ottenere un posto di insegnante ad Oxford solo grazie
all'intercessione del marito. La commissione esaminatrice, infatti, la boccio'
due volte prima di ammetterla all'insegnamento di storia birmana. Di
politica non si interesso' quasi mai, tanto che nel 1985 puibblico' un
brutto libro a sfondo turistico dal titolo inequivocabile: Let's go to Burma.
La svolta si ebbe nel 1988, quando al cappezzale di sua madre a Rangoon,
assistette ai sanguinosi scontri studenteschi. Fu allora che la sua eredita'
spirituale prevalse anche sugli interessi famigliari. Si mise a capo del
nascente movimento demcoratico rifiutando di collaborare con la giunta
militare, che la mise agli arresti domiciliari. Le elezioni del 1990 che videro
il trionfo della Lega Nazionale per la Democrazia, vennero annullate
dalla giunta al potere portando il "caso Birmania" all'attenzione internazionale
e garantendo il Nobel per la Pace a Aung San Suu Kyi nel 1991.
Da allora la Lady birmana e' divenuta un'icona internazionale verso cui
guardano i movimenti democratici di tutto il mondo. Tra il 1989 e il 2010
ha passato un totale di 15 anni agli arresti. Nel 2002 e 2003, tra la Signora
e il generale Khin Nyunt ci furono colloqui che, a detta stessa della leader
democratica, potevano portare "ad una nuova alba per la nazione".
Il dialogo venne pero' improvvisamente interrotto a causa dell'intransigenza
di Aung San Suu Kyi, stando quando detto da alcuni stessi collaboratori
in seguito espulsi dal partito. Nel 2003 un attacco alla sua persona,
sembra orchestrato ad arte da Than Shwe, ha dato il motivo del suo
ultimo arresto e, in seguito dello stesso Khin Nyunt. La nuova alba
prevista da Aung San Suu Kyi si e' trasformata in un incubo.
Copyright © Piergiorgio Pescali
S-21 - Nella prigione di Pol Pot
INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire
© COPYRIGHT Piergiorgio Pescali - E' vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso dell'autore
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento