Non dimenticare la storia


Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen;

ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie die Juden holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Jude.
Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestierte.


Quando i nazisti vennero per i comunisti, io restai in silenzio;
non ero comunista.
Quando rinchiusero i socialdemocratici, rimasi in silenzio;
non ero un socialdemocratico.
Quando vennero per i sindacalisti, io non feci sentire la mia voce;
non ero un sindacalista.
Quando vennero per gli ebrei, non protestai;
non ero un ebreo.
Quando vennero per me, non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.

(Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller; Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984)



S-21 - Nella prigione di Pol Pot

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S-21; un romanzo storico, una narrazione viva e potente che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime degli Khmer Rossi, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa

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FESTIVAL FRANCESCANO 2014 - Rimini, piazza Tre Martiri,SABATO 27 SETTEMBRE - ORE 15.00 Presentazione del libro Il Custode di Terra Santa

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Bhutan - Scheda

Il Butan come entità politica nasce nel 1616, quando il lama della setta Drukpa, Ngawang Namgyal, unifica i vari regni e dando vita al Tsa Yig, il codice che rimarrà in vigore sino al 1904. Alla fine del XIX secolo è il governatore di Trongsa, Ugyen Wangchuck che, con l’aiuto dei britannici, riunifica di nuovo il regno dando vita alla dinastia che ancora oggi regna. Il quarto re, Jigme Singye, dà il via ad un intenso sviluppo economico e sociale che in soli 30 anni porta il Bhutan a diventare uno dei paesi socialmente più avanzati del subcontinente. L’analfabetismo viene ridotto dal 90 al 40%, il sistema sanitario migliorato a tal punto che oggi un bhutanese può sperare di vivere 66 anni (nel 1974 la vita media era di 46 anni). E nonostante il 30% della popolazione viva sotto il livello di povertà, il singolare sistema di monitoraggio di sviluppo introdotto da re Jigme Singye, indica che l’indice di soddisfazione popolare si assesta sopra l’80%. Nel 2008 le prime elezioni della storia hanno dato la vittoria al Partito della Pace e Prosperità del popolare Primo Ministro Jigme Thinley. Secondo il programma di Jigme Singye, che nel 2006 ha passato lo scettro al figlio Jigme Kesar Namgyal Wangchuck, il processo democratico dovrebbe concludersi con il varo di una nuova costituzione che porterebbe la monarchia ad un livello di mera rappresentanza.

© Piergiorgio Pescali

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