L’Islamismo nello Xinkjiang è giunto nel X secolo dopo Cristo, quando si chiamava ancora Turkestan, portato dai persiani, arabi e mongoli convertitisi dopo che il loro impero si era assestato nel Medio Oriente. La Sunna fu immediatamente influenzata dalle tradizioni locali. Situato lungo la Via della Seta, l’islam uiguro entrò in contatto con diverse culture, religioni, lingue, venendone influenzato e rimanendo aperto e tollerante. La esigua densità demografica contrapposta a immensi spazi aperti intervallati da deserti, favorirono lo sviluppo del sufismo, corrente mistica eretica caratterizzata da una forte sincreticità. L’apertura dei confini negli anni Ottanta, permise a molti uiguri di entrare in contatto con le madrase pakistane e con un islam più settario. Al loro ritorno portarono una religione e una lettura del Corano assai differente da quella tradizionale, entrando in conflitto con gli imam locali. La repressione cinese contribuì a spingere molti giovani nelle spire dei movimenti islamici militanti sperando di trovare così una forza propulsiva alle loro richieste nazionaliste.
© Piergiorgio Pescali
S-21 - Nella prigione di Pol Pot

S-21; un romanzo storico, una narrazione viva e potente che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime degli Khmer Rossi, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.
IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa
INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire

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