Non dimenticare la storia


Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen;

ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie die Juden holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Jude.
Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestierte.


Quando i nazisti vennero per i comunisti, io restai in silenzio;
non ero comunista.
Quando rinchiusero i socialdemocratici, rimasi in silenzio;
non ero un socialdemocratico.
Quando vennero per i sindacalisti, io non feci sentire la mia voce;
non ero un sindacalista.
Quando vennero per gli ebrei, non protestai;
non ero un ebreo.
Quando vennero per me, non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.

(Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller; Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984)



S-21 - Nella prigione di Pol Pot

S-21 - Nella prigione di Pol Pot
S-21; un romanzo storico, una narrazione viva e potente che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime degli Khmer Rossi, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa
FESTIVAL FRANCESCANO 2014 - Rimini, piazza Tre Martiri,SABATO 27 SETTEMBRE - ORE 15.00 Presentazione del libro Il Custode di Terra Santa

INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire

INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire
Per ordinarne una copia: 3394551575 oppure yasuko@alice.it
© COPYRIGHT Piergiorgio Pescali - E' vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso dell'autore

Investire a Shanghai

Nel 2002 l’Italia è stata il quinto Paese europeo investitore in Cina dopo Gran Bretagna, Germania, Francia e Olanda, ma il secondo Paese importatore di prodotti cinesi dopo la Germania. Nel 2001 lo scambio commerciale con Shanghai ha visto esportazioni per un totale di 1.210 milioni USD ed importazioni per 1.530 milioni USD. L’entrata della Cina nel WTO impone al Paese di adattarsi alle leggi internazionali del copyright pur mantenendo l’obbligo di registrare in loco i marchi e brevetti (il costo della registrazione è minimo e richiede tempistiche brevi). Le autorità cinesi sono estremamente collaborative nella lotta alle copie, ma molto spesso sono gli imprenditori italiani che lasciano scappatoie legali alle società cinesi per non aver registrato preventivamente il marchio. La mancata registrazione in Cina si potrebbe ripercuotere anche su altri mercati, dato che spesso il prodotto contraffatto può essere rivenduto a Paesi terzi. Infine la specificità e l’alta professionalità richiesta delle aziende presenti a Shanghai impedisce il lavoro minorile; Shanghai, infatti, è la città dove la manodopera è più cara di tutta la Cina
(In collaborazione con Alessandro Arduino, responsabile dell’Ufficio Economico del Consolato Italiano di Shanghai)

Nessun commento: