Non dimenticare la storia


Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen;

ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie die Juden holten, habe ich nicht protestiert;

ich war ja kein Jude.
Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestierte.


Quando i nazisti vennero per i comunisti, io restai in silenzio;
non ero comunista.
Quando rinchiusero i socialdemocratici, rimasi in silenzio;
non ero un socialdemocratico.
Quando vennero per i sindacalisti, io non feci sentire la mia voce;
non ero un sindacalista.
Quando vennero per gli ebrei, non protestai;
non ero un ebreo.
Quando vennero per me, non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.

(Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller; Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984)



S-21 - Nella prigione di Pol Pot

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S-21; un romanzo storico, una narrazione viva e potente che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime degli Khmer Rossi, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.

IL CUSTODE DI TERRA SANTA - un colloquio con padre Pierbattista Pizzaballa

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FESTIVAL FRANCESCANO 2014 - Rimini, piazza Tre Martiri,SABATO 27 SETTEMBRE - ORE 15.00 Presentazione del libro Il Custode di Terra Santa

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Il nucleare nordcoreano (2006)

La Corea del Nord ha almeno sei siti in cui si svolgono ricerche sull’atomo e due anni fa Pyongyang annunciò con enfasi il possesso di armi atomiche. Tra conferme e smentite, spesso provenienti dalle stesse fonti a distanza di poche ore le une dalle altre, gli Stati Uniti non sono ancora in grado di confermare la capacità offensiva nucleare nordcoreana, ma il legame tecnologico tra Pyongyang e Teheran è oramai confermato. Il programma nucleare iraniano, avviato dopo la caduta dell’URSS attirando con lauti stipendi gli scienziati sovietici, si è sviluppato in concomitanza con lo sviluppo del missile balistico Shihab-3, derivato dalla tecnologia nordcoreana Nodong e lanciato il 1 maggio 2002 dalla regione di Semmai, può raggiungere un raggio di 1.300 chilometri. Anche se la CIA non crede che i generali iraniani abbiano già pronte armi a testate atomiche, il generale russo Yuri Baluyevsky, ha confermato che «L’Iran possiede armi nucleari. Non sono armi strategiche, nel senso che non sono ICBM (Inter Continental Ballistic Missiles, ndr), che raggiungono un raggio d’azione di più di 5.500 chilometri, ma sono certamente in grado di colpire Israele». Quel che è sicuro è che Teheran sta sviluppando un veicolo di lancio spaziale, lo SLV (Space Launch Vehicle) in grado di spedire missili in orbita per colpire Paesi extracontinentali. Le agenzie strategiche affermano però che questo nuovo vettore non sarà pronto prima del 2015.

© Piergiorgio Pescali

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