“Se non hanno pane, che
mangino brioche” Questa frase, ormai passata alla storia come una delle più
offensive pronunciate verso il popolo da una regina, viene attribuita a Maria
Antonietta d’Asburgo-Lorena, moglie di re Luigi XVI.
Nella realtà dei fatti,
però, la regima di Francia non ha mai pronunciato tale frase che la leggenda le
attribuisce.
Fu, invece, Jean Jacques
Rousseau ne “Le Confessioni” a scrivere che: “Enfin je me rappelai le pis-aller
d’une grande princesse à qui l’on disait que les paysans n’avaient pas de pain,
et qui répondit : Qu’ils mangent de la brioche. J’achetai de la brioche.”
(Les Confession, Livre VI,266) (“Allora mi ricordai il suggerimento di una
grande principessa a cui avevano detto che i contadini non avevano più pane e
che rispose: che mangino delle brioches. Perciò mi comprai una brioche“).
L’episodio raccontato da
Rousseau era avvenuto nel 1741 e si riferiva al fatto che, mentre era ospite di
Madame de Malby, preferì mangiare una brioche piuttosto che entrare in una
panetteria vestito, come era, elegantemente.
La “grande principessa”
citata da Rousseau potrebbe essere stata Maria Teresa d’Austria, vissuta tra il
1638 ed il 1683 e che nel 1660 divenne moglie di Luigi XIV.
Non vi è mai stata alcuna
conferma storica sul fatto che Maria Teresa d’Austria avesse effettivamente
pronunciato la frase attribuitale da Rousseau e, come molti studiosi hanno
evidenziato, la frase sarebbe stata inventata dallo stesso scrittore ginevrino.
L’attribuzione della frase a
Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena è postuma: nessun rivoluzionario francese
dell’epoca ha mai citato la frase mentre, invece, sono stati gli storici
post-rivoluzione che, per giustificare il furore del popolo e far apparire la
corte reale più abietta di quanto fosse, hanno letteralmente messo in bocca
all’inconsapevole regina la frase che sarebbe poi passata alla storia.
Lo stesso comportamento
della coppia reale, e in particolare l’eccentricità della regina e la sua
ostinata frivolezza sommata al fatto che fosse austriaca e, quindi, odiata dai
francesi, contribuirono a sostenere la leggenda.
Le Confessioni furono
scritte nel 1765, quanto Maria Antonietta aveva 10 anni, essendo nata nel 1755
e, inoltre, la futura regina di Francia arrivò a Versailles solo nel 1770, 5
anni dopo la stesura del libro di Rousseau.
La prima volta che la frase
è stata attribuita a Maria Antonietta risale al 1843 ad opera dello scrittore
Alphonse Karre in “Les Guepes”.
Secondo Antonia Fraser, la
più celebre biografa di Maria Antonietta, la regina avrebbe avuto una spiccata
empatia per le classe povere durante il suo regno. Inoltre, a rendere la frase
meno credibile, è il fatto che, durante il regno di luigi XVI non vi fu alcuna
carestia. Durante il periodo in cui la regina Maria Antonietta regnò, vi furono
solo due proteste popolari a causa della mancanza di pane: la prima fu nel
1775, l’altra nel 1788, un anno prima che la rivoluzione scoppiasse.
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Pescali
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