La Regione Autonomia Figura dello Xinkjiang, con 1,6 milioni di kmq, è la più grande provincia della Cina, ma anche la più povera. I suoi 17 milioni di abitanti, hanno subito il più macroscopico cambiamento di bilanciamento etnico dell’intera nazione dal 1949 ad oggi. Nel 1949, alla vigilia dell’annessione forzata da parte della Cina, vivevano nella regione 4.333.000 abitanti, 76% dei quali uiguri, 10% kazaki e 6,7% han. Oggi, a causa di una politica di trasferimento forzato, gli han rappresentano il 38% della popolazione, mentre gli Uiguri sono scesi al 48%, i kazaki al 7%. La variegata composizione etnica comprende 16 delle 56 minoranze riconosciute ufficialmente nel censimento cinese. L’Islam, giunto nel 934 portato dalla dinastia turco-persiana che dominava Bukara e il Centro Asia, è tuttora la religione predominante tra gli uiguri, anche se solo in questi ultimi anni è stato valorizzato imponendosi come elemento unificatore e di distinzione dalla Cina.
Il suolo dello Xinkjiang è ricco di petrolio (si stimano riserve per 20 miliardi di barili) e di uranio. Il governo di Pechino sta cercando di incrementare l’agricoltura con la tecnica dell’irrigazione goccia a goccia importata da Israele per creare lavoro per gli uiguri, mentre l’industria rimane saldamente nelle mani degli han.
© Piergiorgio Pescali
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