Il Governo di Coalizione Nazionale dell’Unione Birmana (GCNUB) è stato formato il 18 dicembre 1990, a seguito della mancata ratifica da parte dell’SPDC dei risultati elettorali del 27 maggio 1990. In quella tornata, la prima dal 1962, la Lega Nazionale per la Democrazia guidata da Aung San Suu Kyi guadagnò il 58,7% dei voti contro il 21,2 del Partito di Unità Nazionale, appoggiato dai militari. La maggioranza dei voti dati al LND si concentrava nelle regioni centrali, abitate dall’etnia bamar. Negli stati periferici a prevalenza etnica, furono i partiti indipendentisti a prevalere per un totale di 12% dei voti su scala nazionale. Il Governo di Coalizione è oggi formato da una decina di partiti, ma i posti di maggior rilievo sono tutti occupati da membri della LND. Non ne fanno parte i maggiori partiti indipendentisti, che non riconoscono lo stato birmano. Il dialogo tra il GCNUB e l’opposizione all’interno del Myanmar è abbastanza problematica e non solo per le chiare difficoltà imposte dall’oppressione del regime militare. Spesso le posizioni dei membri “esterni” e “interni” sono in contraddizione tra loro. Inoltre le differenti idee politiche e i fini ultimi dei vari movimenti all’interno della coalizione si scontrano con gli interessi nazionali, rendendo ardua il conseguimento di una linea politica comune. Le fazioni in seno al maggiore partito d’opposizione (l’LND) hanno creato qualche crepa che il comitato dirigenziale ha cercato di rimarginare espellendo i dirigenti più critici.
© Piergiorgio Pescali
S-21 - Nella prigione di Pol Pot
INDOCINA - Un libro, una saggio, una guida per chi vuole approfondire
© COPYRIGHT Piergiorgio Pescali - E' vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso dell'autore
Nessun commento:
Posta un commento