La giunta militare birmana (Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo, SPDC in inglese) ha al suo vertice quattro figure chiave guidate dall’ottuagenario generale Than Shwe. Considerato filoindiano, ha guidato il putsch contro Khin Nyunt nel 2004, interrompendo la politica di apertura verso la comunità internazionale e verso l’opposizione inaugurata da Nyunt. Numero due del regime è il generale Maung Aye, settantanni. Tra i militari al potere è la figura più enigmatica e meno conosciuta. Di lui si dice che nel 2007 si sia scontrato con Than Shwe dicendosi contrario ad un intervento violento sui dimostranti, ma per anni è stato considerato un falco nei rapporti con l’opposizione e, in particolare, verso ogni forma di dialogo con Aung San Suu Kyi. Il Generale Thura Shwe Mann, 60 anni, ha alle spalle una carriera di combattimenti contro l’Esercito di Liberazione Karen e per meriti sul campo, è stato promosso a generale nel 2003. Da allora la sua carriera è stata fulminea, sino a raggiungere il numero tre nella posizione dell’SPDC. Nonostante l’avanzamento di carriera, Thura Shwe non ha alcun appoggio all’interno del Tatmadaw e probabilmente è proprio questa mancanza di carisma e di stima ad aver convinto Than Shwe a promuoverlo per rinsaldare il potere all’interno della giunta. L’ultimo generale facente parte del vertice, è Thein Sein, divenuto Primo Ministro il 24 ottobre 2007, dopo la morte di Soe Win. Thein Sein è il militare più presente nei media nazionali e sulla TV di stato.
© Piergiorgio Pescali
S-21 - Nella prigione di Pol Pot
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